
Mi piacciono le cose semplici. Anche se spesso finisco per perdermi dietro alle cose complicate, nella vita come in cucina. Se penso ai miei piatti preferiti sono davvero le cose più semplici che esistano. Eppure sono affascinata dalla complessità. La complessità mi stimola, mi ispira. Ma le cose semplici sono quelle che, alla fine, mi prendono il cuore; non ci posso fare nulla.
In cucina la semplicità è difficilissima da gestire. Perché più un piatto è semplice più è difficile nascondere gli errori, barare. Nel complesso ci sta dentro tutto, il bene e il male, il buono e il cattivo, tanto in qualche modo se ne esce. Invece la semplicità pretende verità ed onestà. Pensate ad un semplice sugo di pomodoro fatto con una polpa scadente. Nel migliore dei casi non saprà di nulla. Ma se la polpa è buona racchiude in sé tutto il profumo e il sapore dell’estate, dei pomodori maturati al sole, contiene l’acido e il dolce, è un esplosione di sapori. Provate a fare una pizza margherita con della mozzarella scadente e vedrete che tutti se ne accorgeranno subito. Potete immaginare una semplice insalata di lattuga condita con un olio extravergine di pessima qualità? Sarebbe immangiabile.
In fondo non è così anche nella vita? Le cose più belle, se analizziamo bene, sono le cose più semplici. Per me il calore del sole sulla pelle, la vista, l’odore e il sapore del mare, lo stare in mezzo alla natura, la risata di un bambino o l’affetto di un animale. Ma sono convinta che ognuno di voi, se si sofferma a pensarci un po’ troverà le cose semplici che lo fanno stare bene. E vi accorgerete che sono essenziali, come l’acqua, le uova e la farina, che da sole non significano molto ma che combinate insieme fanno la pasta fresca, una delle cose più buone che si possano preparare e mangiare, una coccola da dedicare alle persone care.
È per questo che apprezzo tantissimo i piatti con pochi ingredienti, a patto che quei pochi ingredienti siano di qualità eccelsa e non siano mescolati a caso ma abbiano una ragione ben precisa per stare insieme.

E proprio alla semplicità è ispirata la ricetta di cui voglio parlarvi oggi. È una di quelle ricette che, se non ne avete mai sentito parlare, vi stupirà per la semplicità della realizzazione e per la particolarità della consistenza e del sapore. Avete mai sentito parlare di ricotta al forno? Io no, lo ammetto. Poi mi sono imbattuta per caso in un post che elogiava la semplicità e il sapore intenso della ricotta al forno (mi pare fosse di Csaba dalla Zorza ma non riesco più a trovare il link) e di come, per l’autrice, fosse ormai diventato un jolly delle cene con gli amici e… mi si è aperto un mondo.
Ho cucinato la ricotta al forno. Poi l’ho cucinata di nuovo. E ancora un’altra volta. Ho provato diversi abbinamenti ma la mia preferita rimane la più semplice: quella con le erbe aromatiche. Adesso che le nostre piantine di erbe aromatiche riescono a darci le loro ultime foglie verdi questa ricetta è perfetta per assaporare ancora un po’ di estate. La preparazione della ricotta al forno è semplicissima ma i tempi di cottura sono piuttosto lunghi, per cui vi consiglio di fare questa ricetta quando avete il giusto tempo da dedicargli, magari nel fine settimana. Tanto mentre la vostra ricotta cuoce in forno potete fare mille cose perché, in pratica, si cucina da sola!
Un’ultima parola sugli ingredienti, prima di lasciarvi alla ricetta. La ricotta deve essere di ottima qualità perché il sapore prevalente è dato proprio dal formaggio. Io ho usato una ricotta mista di pecora e di mucca di un’azienda biologica abruzzese che ho acquistato durante la Fierucola del Pane alla Santissima Annunziata a Firenze. Se avete un vostro fornitore di fiducia utilizzatelo, altrimenti vale la pena di spendere un po’ di più anche al supermercato ma non farsi convincere dalle ricotte economiche.
Stessa cosa per le erbe aromatiche. Se sono del vostro orto è la cosa migliore, come nel mio caso. Se non ne avete cercate di procurarvele in qualche mercato, di solito ve ne danno un mazzetto gratuitamente se acquistate frutta e verdura.

Ricotta al forno con erbe aromatiche
Porzioni: 4 persone Tempo di preparazione: 10 minuti Tempo totale: 1 ora e 40 minuti + riposo
Ingredienti:
300 gr di ricotta (vanno bene tutte le tipologie, io amo quella mista, anche se è più difficile da trovare rispetto a quella di pecora o di mucca)
5 foglie di basilico fresco
10 fili di erba cipollina fresca
2 rametti di timo fresco
1 rametto di maggiorana fresca
1\2 cui.no di peperoncino frantumato
olio extravergine di oliva qb
sale qb
pepe nero qb
Preparazione:
Mettere la ricotta in un setaccio per farla asciugare bene. Se avete poco tempo tenetela a scolare almeno mezz’ora, altrimenti programmate la preparazione della ricetta per tempo e fatela scolare per una notte intera in frigo.
Preriscaldare il forno statico a 150° C.
Tritare tutte le erbe aromatiche abbastanza finemente.
Una volta scolata mettere la ricotta in una terrina e condirla con sale, pepe e olio amalgamando bene. Aggiungere le erbe aromatiche e mescolare bene perché si distribuiscano uniformemente.
Distribuire la ricotta in una teglia da muffiin oppure in stampini monoporzione; considerate che con questa quantità riempirete all’incirca 4 stampini. Premere bene per riempire gli stampi accertandosi che non ci siano vuoti e livellare bene la superficie.
Infornare a metà altezza per 1 ora e mezzo. La ricotta dovrà scurirsi leggermente e formare una crosticina all’esterno, mentre all’interno resterà morbida e cremosa.
Sfornare e servire.
La ricotta al forno con erbe aromatiche si può consumare sia come antipasto che come secondo. In questo caso considerate la ricetta per due persone, in modo da servire due ricottine a testa accompagnate da un contorno.
La ricotta al forno con erbe aromatiche può essere consumata sia calda che fredda ma, per me, l’ideale è servirla tiepida, in questo caso vi conviene lasciarla riposare in forno, trascorso il tempo di cottura, fino a quando dovrete servirla.
Potete sbizzarrirvi negli abbinamenti perché questa ricetta si presta a tantissime modifiche, sia dolci che salate. Ad esempio potete provarla con pomodori secchi e scorza di limone. Io lo trovo un abbinamento fantastico, soprattutto d’estate. Oppure, se preferite una versione dolce, provate ad aggiungere alla ricotta un paio di cucchiaini di zucchero muscovado, scorza d’arancia e gocce di cioccolato. Otterrete un dessert golosissimo senza nessuna fatica!
Come dicevo in apertura la semplicità è difficilissima da trovare in cucina ma trovarla dà una grandissima soddisfazione.
La semplicità sta alla base anche dell’ultimo libro di Jamie Oliver pubblicato in Italia, ovvero 5 ingredienti. Jamie dimostra che bastano 5 ingredienti per cucinare piatti appetitosi in tutta semplicità. Una delle ricette che più mi ha entusiasmata di questo libro sono le linguine alle zucchine e limone. Adesso che le ultime zucchine sono ancora disponibili sui banchi del mercato approfittatene! Vi consiglio assolutamente di provarle, per voi o per una cena con gli amici. Vedrete che tutti si alzeranno da tavola soddisfatti.
Un’altra ricetta che ho amato moltissimo per la sua semplicità viene ancora da Giulia ed è un contorno che lo scorso anno, in questa stagione, ho preparato più volte e che ho intenzione di replicare anche quest’anno. Peccato che la sua stagione sia così breve! Si tratta dei pomodori verdi con uva, un contorno di origine contadina, come racconta Giulia, che mette insieme due ingredienti che, per un breve periodo dell’anno, le famiglie contadine avevano in abbondanza: l’uva avanzata dalla vendemmia e i pomodori verdi, quelli che non erano riusciti a maturare in tempo sulla pianta e che non lo avrebbero fatto più con il sole tiepido di settembre. È un contorno dal gusto inaspettato ma che bilancia l’acidità dei pomodori verdi con la dolcezza dell’uva matura. Provatelo e poi mi direte se non è uno di quei piatti di cui innamorarsi.
Infine il piatto più semplice da consumare nella stagione autunnale che si avvicina: le vellutate. Ammetto di amare alla follia le zuppe e le vellutate, la loro consistenza, la possibilità di giocare con gli ingredienti, la loro versatilità e il calore che infondono. Per me sono uno dei piatti irrinunciabili per l’autunno e per l’inverno. Una delle mie preferite che, a partire dalla comparsa dei primi cavoli rossi, faccio quasi una volta a settimana è quella di cavolo rosso con pancetta e pistacchi scoperta su Gnambox. La prima volta che lessi la ricetta rimasi stupita dalla lista degli ingredienti assolutamente esigua! Poi mi colpì il bellissimo colore. Infine fui incuriosita dalla presenza dei pistacchi. Insomma la feci immediatamente e da allora, insieme alla vellutata di zucca (di cui vi fornirò la ricetta della mia versione ormai consolidata da anni!), è una di quelle irrinunciabili per la stagione autunno/inverno. Stagione culinaria, naturalmente!
Fatemi sapere se provate la ricetta della ricotta al forno con erbe aromatiche ma, soprattutto, se anche voi siete fautori della semplicità in cucina oppure vi fate attirare dai piatti complessi, dalle creazioni di chef stellati, da ricette con una lista infinita di ingredienti. Se avete voglia fatemelo sapere nei commenti. Oppure, se preferite, attraverso i canali social.
Qui ci rivediamo sabato con una nuova ricetta e una nuova storia che deve essere raccontata proprio quel giorno e capirete perché.
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